Grimm, Jacob e Wilhelm Filologi tedeschi, si dedicarono allo studio e alla ricerca nel campo della letteratura e del folclore.
Jacob Ludwig Karl (Hanau, Assia 1785 – Berlino 1863), concentrò i suoi interessi soprattutto sulla letteratura medievale e sullo studio della lingua; il fratello, Wilhelm Karl (Hanau 1786 – Berlino 1859), fu attivo anche come critico letterario.
Dopo aver lavorato per alcuni anni presso la biblioteca di Kassel, nel 1830 i due fratelli erano a Gottinga, dove avevano ottenuto vari incarichi universitari. Nel 1837, per ragioni politiche, dovettero ritornare a Kassel, che lasciarono nel 1841 per stabilirsi a Berlino su invito di Federico Guglielmo IV di Prussia.
Qui rimasero fino al termine dei loro giorni, dedicandosi all’insegnamento universitario. Massimo merito scientifico di Jacob Grimm è la Grammatica tedesca (1819-1837), considerata il fondamento della filologia germanica. La seconda edizione (1822) contiene anche la cosiddetta “legge di Grimm”, o prima rotazione consonantica, fondamentale per la ricostruzione storica della lingua tedesca.
Le altre opere comprendono la Mitologia tedesca (1835) e la Storia della lingua tedesca (1848). Fra i contributi di Wilhelm Grimm, anche curatore di un’edizione critica della letteratura tedesca colta e popolare del Medioevo, figura La leggenda eroica tedesca (1829).
Profondamente interessati alle espressioni letterarie popolari tedesche, i fratelli Grimm raccolsero numerose fiabe da svariate fonti, prevalentemente orali, e le pubblicarono nei tre volumi di quelle Fiabe per bambini e famiglie (1812-1822) che, seppure concepite a scopo scientifico-filologico, sarebbero divenute un classico della letteratura per l’infanzia.
Dalla collaborazione dei due fratelli nacque, a partire dal 1854, un monumentale Vocabolario tedesco, tuttora importantissimo punto di riferimento, che fu completato nel 1954 da altri studiosi.