Durante uno dei miei rari zapping televisivi ho beccato la nuova tramissione di Rai1, Tutti Pazzi per la Tele condotta da Antonella Clerici. Sono riuscito a malapena a guardare 5 minuti dopodichè ho dovuto spegnere nauseato. Ancora una volta, non avendo nuove idee da proporre, la televisione si autocelebra nel peggiore dei modi.
Guardare queste trasmissioni formate da pezzi presi dal repertorio equivale a trascorrere una serata con una persona che parla solo di se stesso e del suo passato.
Ed è ben noto che parlare sempre in prima persona non è sintomo di eleganza. Poi, per dare un segno di novità, ci buttano sempre un banale quiz tra uno spezzone delle sorelle Kessler ed un filmato in bianco e nero di persone che ballano e son felici nei mitici anni 60 italiani.
Ovviamente, video triti&ritriti visti centinaia di volte commentati dai soliti personaggi da salotto-tv che non hanno nulla di meglio da fare e che, probabilmente, quando condurranno loro una trasmissione simile, inviteranno gli stessi personaggi per autocelebrarsi a vicenda.
Ma con quale coraggio poi parlano di sperimentazione televisiva?
Capisco Blob che mischia il peggio della tv con ironia e frenesia, ma poi, attingere agli arichivi RAI per proporre in prima serata una trasmissione nonsense ha del ridicolo e serve solo a conciliare il sonno a quella fetta di pubblico che pure guarda queste trasmissioni perchè gli ricordano i loro tempi.
Invece di ricordare sempre il passato perchè non si guarda al futuro?
Si preferisce sempre il dinosauro sicuro all’incognita di un format innovativo, parola bella di cui tutti i manager televisivi si riempono la bocca ma che in realtà non si traduce mai in nulla di concreto.
E poi si chiedono perchè le persone si spostano dalla televisione generalista alla pay-tv, chi può permetterserlo ovviamente.
Vi chiedo: quando avete visto l’ultima trasmissione televisiva trasmessa da Rai e Mediaset che si può definire NUOVA, cioè diversa da tutte le atre? Una trasmissione che vi ha fatto pensare, commentare “questa si che è un programma interessante e che attendevo!” ?
Io ne ho perso la memoria …
Nota: Articolo di Mario Monfrecola
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