Non ho tempo per nulla, sono sempre impegnata a far qualcosa di più importante.
Non posso organizzare un viaggio, non vado al cinema e non riesco a giocare a tennis che, per inciso, è (anzi sarebbe visto che non lo pratico) il mio sport preferito, ho sempre un impegno lavorativo che mi impedisce di dedicarmi a ciò che vorrei.
La pausa-pranzo in ufficio è un break veloce da consumare in pochi minuti, non ho tempo per un caffè al bar con un collega, non ho la possibilità di telefonare ad un vecchio amico per chiedere “come va?”, non spreco minuti preziosi a dialogare con gli altri per commentare le notizie importanti e nemmeno quelle frivole per il gusto di una risata.
Se mi propongono di aderire ad un’iniziativa per il sociale, rispondo che non ho tempo.
Non partecipo alle riunioni di condominio e agli incontri in parrocchia per i progetti di beneficenza a favore dei bisognosi del quartiere, non posso sperperare energie, tutte le mie forze le utilizzo per far carriera.
Rientro tardi a casa e quando arrivo mio figlio già dorme da almeno due ore nel letto matrimoniale con mio marito. Per non disturbarli mi appisolo nel divano nel mio studio, da sola.
Visto i tanti impegni che mi attendono il giorno successivo, non mi addormento mai subito e nell’attesa che Morfeo mi rapisca leggo le e-mail arretrate dal mio blackberry, sempre acceso.
Spesso rispondo ai messaggi anche alle due di notte, a Natale, ferragosto o capodanno.
A volte penso che se potessi tornare dietro di vent’anni, forse oggi sarei una donna diversa.
E pensare che lessi di un tizio che inventò la macchina del tempo, ma poi a cosa mi sarebbe servita visto che non avrei un minuto libero per usarla?
In realtà non ho nemmeno il tempo per scrivere questo post ma oggi mi sono concessa uno stop, erano anni che non mi godevo un giorno di vacanza.
Vi spiego subito il perchè, senza perdere ulteriore tempo.
Ho trascorso la mia vita correndo, i giorni scorrevano come le immagini viste da un finestrino di un treno a tutta velocità. Ed oggi ho capito di aver vissuto alla grande!
Ma siii! Chi se ne frega del politically correct, delle buone maniere, dell’ecologia, dei prodotti biologici e delle regole del viver sano!
A me piace essere una donna richiesta, indispensabile, sapere che senza di me l’azienda per cui lavoro (anzi vivo) si ferma. Un meeting di lavoro privato della mia presenza non può terminare, nessuno può prendere decisioni senza il mio consenso.
E’ questa la mia vita, i soldi, il lavoro, la carriera, il potere, IO, sono i valori in cui credo.
Questo breve racconto vi sembra pura fantasia?
Io credo che invece descriva in modo verosimile la vita di milioni di persone che fondano la propria esistenza investendo solo su se stesse, trascurando gli affetti e spendendo il loro tempo per accumulare soldi che poi non potranno spendere, guadagnano milioni di euro ma non partono mai per una vacanza, sono schiave del lavoro.
«Non ho tempo» è la peggiore risposta che ognuno di noi possa fornire a chi chiede aiuto. Concetti come solidarietà, sostegno, collaborazione, partecipazione, amicizia, amore si basano sulla nostra disponibilità, cioè sulla volontà di donare parte del nostro tempo agli altri.
Spendere tutto il proprio tempo solo per se stessi è una forma di egoismo e di visione miope della vita che non permette di interessarsi alla collettività, al bene comune, alla difesa dell’ambiente, ad instaurare rapporti con gli altri, ad apprezzare le arti … tutte azioni utili a migliorare il Pianeta.
«Non ho tempo», una scusa mostruosa.
E voi, cosa ne pensate?
Video Price, “Sign of time”
Mario Monfrecola, webmonster di www.faCCebook.eu, il blog dei “mostri” – www.mariomonfrecola.it