Meteoropatia

La Meteoropatia influenza l’organismo

La Meteoropatia influenza l’organismo ed è noto da tempo come i fenomeni meteorologici influiscano sull’organismo.

Non è una sensazione ma un fatto scientificamente provato, tanto da essere oggetto di una vera e propria scienza, la meteoropatologia, che studia le relazioni tra le variazioni del clima e le malattie.

Si stima che una persona su tre subisca in qualche modo l’influsso dei cambiamenti climatici.

Come si manifesta

I sintomi della meteoropatia sono difficilmente distinguibili in quanto comuni a molteplici disturbi: stanchezza, irritabilità, nervosismo, mancanza di appetito, svogliatezza, diminuzione del rendimento.

Spesso compaiono sintomi più definiti: mal di testa, tremori agli occhi, insonnia, capogiri, palpitazioni e altri disturbi della circolazione, dolori reumatici e sudorazione abbondante.

Il presentimento

Un tipo di meteoropatia molto diffuso è il “presentimento”, cioè la sensazione premonitoria dell’approssimarsi di una perturbazione atmosferica in rapporto a ipereccitabilità, malessere generale che solitamente si verifica uno o più giorni prima.

Ne va maggiormente soggetto chi soffre di dolori reumatici o chi ha subito una ferita, un’amputazione o una frattura. Particolarmente sensibili ai mutamenti del tempo sono coloro che soffrono di malattie psichiche.

Le stagioni

Il clima influisce sui sintomi delle malattie preesistenti. Ogni stagione fa peggiorare, in modo più o meno evidente, alcuni sintomi.

Primavera.

Si accentuano i disturbi dei polmoni e i problemi cardiocircolatori, i disordini della tiroide, i dolori reumatici, gli attacchi di mal di testa. Si acutizzano le ulcere gastriche e duodenali.

Estate.

Peggiorano le infiammazioni dell’intestino e dello stomaco, il raffreddore da fieno.

Autunno.

Si verificano effetti simili a quelli della primavera.

Inoltre, questo è il periodo dell’anno durante il quale si manifesta il disturbo affettivo stagionale, detto Sad (Seasonal Affective Disorder), un tipo di depressione riconosciuto come sindrome psichiatrica dall’American Psychiatric Association.

La persona soffre di depressione, stanchezza, profondo disinteresse per le abituali occupazioni, perdita di desiderio sessuale, sonnolenza.

Spesso si è presi da un’irresistibile voglia di cibo che determina aumento di peso.

Con l’arrivo della primavera, i sintomi solitamente scompaiono.

Inverno.

Aumentano le malattie da raffreddamento, le influenze, le bronchiti, le polmoniti, i disturbi reumatici.

I fattori climatici influiscono sui liquidi e sulla temperatura corporea, producendo effetti rilevanti sullo stato di salute della persona.

Oltre al sistema nervoso centrale, gli organi più colpiti sono quelli a diretto contatto con l’ambiente esterno: pelle, organi respiratori, occhi.

Temperatura ideale.

È compresa tra i 28 °C e i 32 °C a corpo nudo e tra i 18 °C e i 22 °C quando si indossano indumenti leggeri.

Va ricordato che con l’avanzare dell’età diminuisce la capacità dell’organismo di regolare la propria temperatura.

Inoltre, alcune malattie, come per esempio il tumore e i disturbi cardiaci, compromettono la termoregolazione dell’organismo.

Umidità ideale.

È compresa tra il 50% e il 60%. L’aria troppo secca può irritare le vie respiratorie, quella troppo umida rende invece difficile la circolazione del sangue.

Vento, pioggia e nebbia influiscono sull’umidità dell’aria. Un vento secco, come per esempio il Föhn, la può abbassare fino al 25%, la pioggia, al contrario, la porta al 90%, mentre la nebbia la fa arrivare anche al 100%.

Particolarmente insopportabile è l’afa, una combinazione di temperatura e umidità elevate che determina difficoltà di concentrazione e diminuzione del rendimento fisico e intellettuale; l’afa accentua anche i disturbi in chi soffre di malattie cardiocircolatorie e dei bronchi, di allergie e di diabete.

Vento.

In un primo momento causa eccitazione, ma se persiste provoca una sensazione di spossatezza. Alcuni tipi di vento, come per esempio lo scirocco e il Föhn, portano mal di testa, depressione e sbalzi di pressione arteriosa. Da non sottovalutare, in particolare, sono le conseguenze del Föhn, un vento caldo tipico delle regioni alpine.

I fattori climatici

Carica elettrica dell’aria.

L’ossigeno dell’aria è presente sotto forma di ioni, cioè atomi che hanno una carica elettrica positiva o negativa.

Di norma ci si sente bene se il rapporto è pari a circa il 60% di ioni negativi e il 40% di ioni positivi. È stato dimostrato che quando gli ioni negativi di ossigeno penetrano nel sangue favoriscono la respirazione delle cellule, mantengono fluido il sangue e stimolano l’eliminazione dell’anidride carbonica.

Alcune condizioni atmosferiche, come i venti caldi e secchi e l’inquinamento dell’aria, alterano questo rapporto e creano un eccesso di ioni positivi. Al contrario, dopo un temporale l’aria è carica di ioni negativi, il che spiega il senso di benessere che si prova.

La proprietà degli ioni negativi viene sfruttata a scopo terapeutico per la cura dell’asma di tipo allergico, dell’ipertensione, dell’ulcera gastroduodenale e dei reumatismi, tutti disturbi notoriamente influenzati dalle condizioni atmosferiche.

Le cause

I meccanismi di azione del clima sull’organismo non sono ancora del tutto chiari. L’attenzione degli studiosi è oggi rivolta al ruolo svolto da una piccola ghiandola, l’epifisi, chiamata anche ghiandola pineale per la sua forma, simile a quella di una minuscola pigna.

Anche se le funzioni dell’epifisi non sono completamente conosciute, si sa che influisce sulle ghiandole surrenali, quando l’organismo è sotto stress, e sul funzionamento della tiroide.

L’attività dell’epifisi è regolata dalla luce del sole e dai campi magnetici della Terra e svolge un ruolo decisivo nel governare i cicli dell’organismo, come per esempio quello della produzione della melatonina, l’ormone che aumenta in inverno in modo proporzionale alla diminuzione delle ore di luce.

Da ciò si comprende quindi come il clima possa influenzare varie funzioni dell’organismo.

La prevenzione

Non esistono terapie preventive contro la meteoropatia, in quanto gli elementi che entrano in gioco sono troppo numerosi per potere essere completamente controllati.

Tuttavia gli organismi robusti sono meno soggetti alle influenze del clima.

Un’alimentazione sana, l’esercizio fisico, buone abitudini di sonno, la pratica delle tecniche di rilassamento, l’astensione da alcol, tabacco, droghe e altri eccitanti contribuiscono all’efficienza dell’organismo e alla sua capacità di resistere ai cambiamenti del tempo.

L’abbigliamento appropriato può contribuire ad alleviare i disturbi meteoropatici. Le fibre sintetiche non fanno respirare la pelle e accumulano ioni positivi; inoltre, moquette e tendaggi sintetici aumentano ulteriormente l’accumulo di elettricità nell’ambiente che va ad aggiungersi a quello atmosferico.

Quando possibile è sempre meglio preferire le fibre naturali.

È bene anche prendersi cura dei focolai di infezione che possono essere presenti in bocca (denti e mucose), in gola e nell’intestino: in genere, durante i mutamenti meteorologici, si acutizzano.

Quando rivolgersi al medico

Se si sospetta di soffrire di meteoropatia o se, all’avvicinarsi dell’autunno, si è regolarmente sopraffatti dalla depressione è bene rivolgersi a un naturopata o a un centro specializzato nella cura dei disturbi meteoropatici.

Come si affronta

Con l’alimentazione
Chi soffre di Sad spesso è sopraffatto da uno smodato desiderio di cibo; può quindi mettere in atto alcuni suggerimenti per evitare di ingrassare eccessivamente.

Consumare pasti piccoli, regolari e nutrienti:

cereali integrali, carni magre, pesce, formaggi magri e molta frutta e verdura.

Preferire i carboidrati complessi:

cereali, pasta, pane e patate, il cui effetto saziante dura a lungo, ed evitare lo zucchero e i dolci che hanno scarso valore nutritivo e non saziano.

Mangiate sempre seduti:

masticando lentamente e inghiottendo con calma diminuisce la necessità di ingerire altro cibo.

Con il bracciale di rame

Il bracciale di rame ha la proprietà di influire sul rapporto tra ioni positivi e ioni negativi dell’ambiente, scaricando l’elettricità elettrostatica, responsabile dei disturbi meteoropatici, meteoropatici, che si accumula sulla pelle.

Con l’idroterapia

Le docce calde che diventano gradualmente fredde o le docce alternate, calde e fredde in brusca successione, sono uno dei metodi migliori per stimolare i meccanismi di termoregolazione dell’organismo. Per ottenere i primi risultati è però necessario qualche mese di pratica. Sono indicate per chi è fortemente meteoropatico.

Con la fototerapia

Questa è la tecnica più efficace per la cura del Sad. Ogni giorno ci si espone, per periodi di tempo variabili a seconda della gravità del problema, a una luce molto intensa, adeguatamente schermata. La durata delle sedute varia da 30 minuti a sei ore al giorno.

Infine, camminare alla luce del sole tutte le volte che si può, favorisce il superamento della depressione autunnale.

Per informazioni su altri disturbi tra i più diffusi

Per approfondimenti qui

Oppure visita il sito governativo del Ministero della Salute

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Data di pubblicazione:
Autore: Selene

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