Purificatori d'aria

Purificatori d’aria

I purificatori d’aria si utilizzano per depurare l’aria presente all’interno dei diversi ambienti domestici e sul mercato si trovano diversi modelli adattabili ad ogni esigenza.

Esistono dei modelli unici per tutta la casa od altri più adatti alla depurazione di singoli ambienti, che in genere corrispondono alle stanze più trafficate (soggiorni o cucine per gli ambienti domestici, sale d’attesa o di stazionamento per studi od uffici pubblici).

I purificatori con filtro sono apparecchiature adatte a rimuovere fumo, polveri ed anche pollini presenti nell’aria.

Catturano l’aria, la purificano al loro interno e la rimettono in circolo.

Di norma il filtro può essere composto da diversi materiali e tra i più diffusi troviamo le fibre di vetro, le microfibre o carboni vegetali.

E’ necessario ricordare che i filtri devono essere periodicamente ed attentamente sottoposti a revisione e bonifica, per evitare eventuali allignamenti di batteri, tra i quali, il più pericolo perchè anche mortale, quello responsabile della “legionella“.

Prevenire i problemi dell’umidità

L’eccessiva presenza di umidità può essere dovuta al fatto che l’ambiente presenta problemi come perdite, risalita di acqua freatica, infiltrazioni da pioggia o progettazione inadeguata.

Il miglior isolamento delle case ha comportato una diminuzione della ventilazione delle stesse, modificando il normale bilanciamento dell’umidità.

Quando i problemi legati a questo fenomeno nascono all’interno di un appartamento, è possibile utilizzare una combinazione di soluzioni per migliorarne l’aerazione e di conseguenza il livello di umidità nell’aria.

Tra le possibili soluzioni, finalizzate a limitare la quantità di umidità prodotta tra le mura domestiche; ne ricordiamo alcune:

evitare di stendere il bucato dentro casa;

asciugare la cabina doccia dopo ogni utilizzo;

tenere chiusa la porta del bagno durante la doccia o della cucina mentre (per evitare che l’umidità prodotta si diffonda negli altri ambienti), avendo cura di aprire una finestra dopo l’utilizzo;

azionare sempre la cappa di aspirazione mentre si cucina;

tenere lo sportello della lavastoviglie chiuso più a lungo possibile dopo ogni utilizzo. Il vapore prodotto dal lavaggio si trasformerà in goccioline d’acqua che si disperderanno nel tubo di scarico e non nell’ambiente;

assicurare sempre una buona ventilazione;

usare griglie di ventilazione tenendole accuratamente pulite;

non addossare mobili alle pareti esterne della casa, per favorire la circolazione dell’aria;

lasciare fuori dalla porta gli ombrelli bagnati.

Un ultimo accorgimento è quello di evitare che la temperatura dell’impianto di riscaldamento, anche di notte, scenda al di sotto dei 15 o 16 gradi.

L’aria fredda infatti consente una maggiore dispersione di umidità (perchè ne trattiene meno) rispetto che ad una temperatura più calda. Ciò eviterà la formazione di umidità su porte e finestre.

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