Aspetti alimentari di Spagna e Balcani

Aspetti alimentari di Spagna e Balcani

Negli Aspetti alimentari di Spagna e Balcani vi sono evidenti analogie influenzate dalla cucina greca ed araba, frutto dello sfruttamento delle risorse alimentari del territorio.

La Grecia vanta una storia plurisecolare che tocca numerosi aspetti della cultura.

Uno di essi è proprio la sua tradizione gastronomica, che ha influenzato le culture vicine e ne è stata influenzata sia nell’antichità sia in tempi più recenti.

Le fonti storiche e archeologiche suggeriscono che la cucina in Grecia antica fosse più articolata in quanto a tecniche e abbinamenti delle sue vicine già prima di Alessandro Magno.

ANTIPASTO SI O NO?

A differenza di quanto in uso nella cucina italiana, la cucina greca non usa il primo piatto.

Il pasto si apre dunque con una serie di antipasti detti mezédes (μεζέδες) oppure orektiká (ορεκτικά).

Segue un piatto principale che può essere a base di carne o pesce, spesso cucinati alla griglia o alla piastra, oppure un’insalata e formaggi. Seguono i dolci che possono essere al forno o al cucchiaio.

Onnipresente è l’olio d’oliva, solitamente di alta qualità, che viene impiegato senza risparmio.

I latticini sono ingredienti molto importanti, in quanto la nazione è dedita alla pastorizia.

La cucina albanese

La cucina albanese (kuzhina shqiptare), è l’espressione dell’arte culinaria sviluppata in Albania, con influenza della cucina mediterranee e delle altre nazioni dei Balcani.

Infatti, il territorio albanese è stato occupato dalla Grecia, dall’Italia e dalla Turchia e ciascuno ha lasciato il suo segno nella cucina del Paese.

Gli antipasti in Albania si chiamano “meze“, il piatto nazionale sono la carne arrosto, il riso pilaf e il tasqebap, un piatto a base di bocconcini di vitello.

Normalmente, nella cucina casalinga, i primi e i secondi piatti sono sostituiti da un piatto unico.

Si usa molto la carne, in particolare quella di agnello, vitello e maiale.

Il pasto principale è il pranzo che viene accompagnato da insalate e verdura fresca.

Nella parte centrale del Paese, i piatti tradizionali sono Tave Dheu a base di carne e il tave kosi a base di yogurt.

Inoltre, vi è il byrek, cucinato in diversi modi, il ripieno può essere a base di verdure, carne o formaggio.

La cucina croata

La cucina croata è l’espressione dell’arte culinaria sviluppata in Croazia.

Come cucina è molto variopinta ed è proprio per questo conosciuta di più sotto le sue denominazioni regionali.

Le sue radici le ha già nel periodo preslavo ed antico.

La differenza nella scelta degli ingredienti e della preparazione di essi viene accentuata soprattutto se si paragona la parte continentale con quella marittima.

Per la cucina continentale, le basi sono state gettate dalla cucina preslava e dai contatti, molto più recenti, con cucine più conosciute e rinomate (quella ungherese e viennese).

Le regioni della costa sono caratterizzate dagli influssi dei Greci, Romani, Illiri; poi dei Veneziani e più tardi anche dalla cucina italiana.

La cucina dalmata

La cucina dalmata è stata notevolmente influenzata dalle dominazioni succedutesi nel tempo, ma ha mantenuto inalterato il rapporto tra la popolazione e le risorse naturali disponibili.

In quanto regione posta sul mare di mare, non potevano di certo mancare i piatti a base di pesce, ma la cucina dalmata è capace di presentare il meglio del legame tra terra e mare.

I piatti tipici dalmati, giunti fino a noi portandosi dietro le testimonianze delle ere passate, sono piatti semplici, mai troppo elaborati: prosciutto e agnello arrostito allo spiedo o la Pašticada, uno stufato di manzo marinato, ripieno di pancetta, aglio e aromi e cucinato in un succulento sugo preparato con il vino rosso.

La cucina bosniaca

La cucina bosniaca ha subito numerose influenze da altre culture.

Oltre che dalla cucina turca e greca, ha un peso significativo anche la cucina austriaca per via del dominio dell’impero austroungarico sulla regione.

Tra le minestre, sono degne di nota la Trahana, la Pasulj corba (con fagioli, in alcuni casi anche con salumi); la Kupus corba (minestra di cavolo dal sapore acido); la Begova corba (con pollo, uova e verdure); il Bosanski lonac (con diversi tipi di verdure e di carne, ma non il maiale, tagliati a pezzi di non troppo piccoli); la Bamija (con una verdura tipica del luogo).

La carne ha un ruolo di primo piano nella cucina bosniaca, tra i vari piatti si ricorda il Cevap: derivante dalla lingua araba, sta ad indicare “carne in piccoli pezzi”.

Tra i piatti tipici torte salate e formaggi.

La cucina romena

Quella romena è l’espressione dell’arte culinaria sviluppata in Romania.

Come cucina è molto semplice, basata su piatti saporiti e facili da preparare, quasi tutti a base di carne, verdure o pesce.

La cucina romena ha avuto molte influenze delle cucine dei paesi limitrofi, soprattutto turche.

La cucina spagnola

Quella spagnola (gastronomía de España) è fortemente radicata nelle tradizioni più antiche ed ha il merito di aver promosso all’inizio del Cinquecento l’ingresso di prodotti nuovi (patata, pomodoro, mais, cacao ecc.) provenienti dalle Americhe.

La gastronomia delle regioni affacciate sul mare (Catalogna, Comunidad Valenciana, Andalusia, Canarie) comprende preparazioni a base di pesce e di carne ed è più varia e fantasiosa di quella dell’interno, fondata essenzialmente sulla carne (maiale, agnello) e sui legumi.

Analogie evidenti: influenza della cucina greca ed araba e sfruttamento delle risorse alimentari del territorio.

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